Allora, praticamente, Papa Francesco è mancato, tipo, il Lunedì dell’Angelo, il 21 aprile 2025. E questa cosa ha fatto tornare in mente un sacco di profezie, sai, quelle che secondo alcuni avevano previsto una cosa del genere. La coincidenza della sua morte con una data così significativa nel calendario cristiano ha indubbiamente alimentato speculazioni e riflessioni sul significato di tale evento alla luce di antiche predizioni.
Una delle più famose è la “Profezia di Malachia”, che si dice sia stata scritta da San Malachia, un arcivescovo irlandese del XII secolo (più o meno intorno al 1094-1148). La storia narra che Malachia, durante un viaggio a Roma, ebbe una visione dei futuri papi. In pratica, questa roba, riscoperta nel XVI secolo, è composta da 112 motti brevi in latino. Ogni motto è un po’ come se descrivesse un Papa, spesso in modo allegorico o simbolico, da Celestino II (eletto nel 1143) fino a un ipotetico ultimo Papa. Questi motti, a volte enigmatici, hanno dato adito a innumerevoli interpretazioni nel corso dei secoli.
L’ultimo motto della profezia dice: “Petrus Romanus”. Descrive un Papa che guiderà la Chiesa in un periodo davvero difficile, pieno di problemi. Questo periodo è caratterizzato da grandi tribolazioni, conflitti e forse anche persecuzioni. E la profezia finisce con la distruzione di Roma, la “città dei sette colli”, e il Giudizio Universale, un evento catastrofico che segna la Fine dei Tempi. L’immagine evocata è quella di un pontificato travagliato, che si conclude in un contesto di sconvolgimenti epocali.
Alcuni pensano che Papa Francesco, cioè Jorge Mario Bergoglio, potrebbe corrispondere al penultimo motto della profezia, “In persecutione extrema S.R.E. sedebit” (“Durante l’ultima persecuzione della Santa Romana Chiesa”). Questa interpretazione suggerisce che il pontificato di Francesco si sia svolto in un’epoca di crescente ostilità o difficoltà per la Chiesa Cattolica. Di conseguenza, questa interpretazione significa che il prossimo Papa, quello dopo Francesco, potrebbe essere “Pietro Romano”, la figura finale della profezia. Tuttavia, è essenziale sottolineare che ci sono un sacco di modi diversi di interpretare la profezia e nessuno sa veramente il significato preciso dei motti o se sono accurati. L’ambiguità del linguaggio profetico consente una vasta gamma di letture, e molti studiosi mettono in guardia contro interpretazioni letterali o deterministiche.
Altre Profezie e Interpretazioni
Oltre alla Profezia di Malachia, ci sono altre profezie e presunte premonizioni che sono state collegate alla morte di Papa Francesco, spesso in modo speculativo o sensazionalistico:
- Nostradamus: Michel de Nostredame (1503-1566), conosciuto come Nostradamus, era un farmacista e astrologo francese le cui “Les Prophéties” sono diventate famose per le loro predizioni misteriose. Le sue quartine, scritte in uno stile criptico e simbolico, hanno affascinato e confuso i lettori per secoli. Alcuni hanno trovato un collegamento tra una quartina di Nostradamus e la morte di un Papa anziano nel 2025, e l’elezione di un “romano di buona età”. Questa interpretazione si basa su una lettura particolare dei versi di Nostradamus, che sono però notoriamente aperti a molteplici interpretazioni. È importante notare che Nostradamus visse in un’epoca di grande instabilità politica e religiosa, e le sue profezie riflettono spesso le ansie e le paure del suo tempo.
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Ma le quartine di Nostradamus sono piuttosto ambigue e possono essere interpretate in molti modi, quindi è difficile dire con certezza se c’è un collegamento con eventi specifici. La vaghezza del linguaggio di Nostradamus ha permesso di adattare le sue predizioni a una vasta gamma di eventi storici, il che solleva dubbi sulla loro reale capacità predittiva.
- I Simpson: La serie animata “I Simpson” è famosa per aver apparentemente predetto molti eventi futuri, anche se molte di queste affermazioni sono esagerate o basate su interpretazioni un po’ forzate. Il successo della serie nel catturare l’immaginario collettivo ha portato alcuni a cercare significati nascosti nei suoi episodi. In questo caso, una scena dei Simpson è stata interpretata da alcuni come la previsione di un funerale papale a San Pietro nel 2025. Questa interpretazione, tuttavia, è controversa e non ampiamente accettata. È importante ricordare che i Simpson spesso usano eventi attuali e personaggi famosi in modo satirico, quindi non dovremmo prendere questi riferimenti come vere e proprie predizioni. La serie fa spesso uso di umorismo surreale e iperbolico, e le sue rappresentazioni non dovrebbero essere confuse con previsioni accurate del futuro.
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- Libro medievale: C’è questo testo medievale di 900 anni fa che predice la fine del mondo nel 2027, calcolata 442 anni dopo che è stato scritto. Questo testo, la cui origine e autenticità sono spesso oggetto di dibattito, collegherebbe eventi come la morte di un Papa alle tribolazioni finali che precedono la fine del mondo. L’idea di una fine del mondo imminente è un tema ricorrente in molte culture e religioni, e tali profezie riflettono spesso le paure e le ansie umane di fronte all’ignoto. I dettagli specifici di questo libro e l’accuratezza della sua presunta profezia sono oggetto di discussione e scetticismo. La mancanza di prove concrete e la difficoltà di verificare tali affermazioni rendono tali predizioni poco credibili per la maggior parte degli studiosi.
Valutazioni Critiche
È fondamentale prendere queste profezie con le pinze:
- Profezia di Malachia: La maggior parte degli studiosi pensa che la Profezia di Malachia sia una pseudoprofezia, cioè un falso storico. L’ipotesi più accreditata è che sia stata scritta intorno al XVI secolo, probabilmente per influenzare l’elezione del Papa nel 1590. Si ritiene che la sua pubblicazione sia avvenuta in un contesto di intense lotte di potere all’interno della Chiesa Cattolica, e che la profezia sia stata utilizzata come strumento per sostenere una particolare fazione cardinalizia. Le descrizioni dei Papi precedenti al 1590 tendono ad essere più accurate, forse perché basate su fonti storiche, mentre quelle successive sono vaghe e aperte a interpretazioni soggettive, il che suggerisce che potrebbero essere state create post-eventum. La Chiesa cattolica non riconosce l’autenticità o l’autorità di questa profezia, considerandola un’opera di dubbia origine e valore teologico.
- Nostradamus e altre presunte predizioni: Le profezie di Nostradamus e altre affermazioni simili sono spesso vaghe e simboliche, il che le rende facili da interpretare per adattarle a eventi successivi. Questo fenomeno è noto come “retrofitting” o “vaticinio post eventum”, ed è una caratteristica comune di molte presunte profezie. La tendenza umana a cercare modelli e significati, anche dove non ce ne sono, può portare a interpretazioni forzate e a una sopravvalutazione del potere predittivo di tali testi. Inoltre, un sacco di presunte predizioni dei Simpson sono in realtà il risultato di interpretazioni selettive o della diffusione di informazioni errate, spesso amplificate dai social media. La natura satirica e parodistica della serie rende improbabile che essa possa essere considerata una fonte affidabile di previsioni del futuro.
In conclusione, anche se la morte di Papa Francesco vicino al Lunedì dell’Angelo può aver riacceso l’interesse per le antiche profezie, è importante ricordare che non ci sono prove concrete che questi testi abbiano predetto specificamente questo evento. La maggior parte delle profezie in questione sono considerate non autentiche o troppo vaghe per essere considerate predizioni accurate. La ricerca di significati nascosti e la tendenza a collegare eventi casuali a presunte predizioni sono fenomeni psicologici comuni, ma non dovrebbero oscurare la necessità di un approccio critico e razionale all’interpretazione della storia e degli eventi attuali.
