«Signori, il professor Montagnier è arrivato». E sotto un coro entusiasta. Una accoglienza insolita per il premio nobel ma siamo comunque in tempo di pandemia e per i No Vax radunati oggi a milano in piazza XXV Aprile per vedere da vicino una delle loro voci più note è quasi come incontrare una rockstar. 90 anni il prossimo agosto, Luc Montagnier è uno dei più noti medici francesi, vincitore nel 2008 del premio Nobel per la medicina insieme a Françoise Barré Sinoussi. Il motivo? La scoperta del virus dall’Hiv. Nonostante il curriculum illustre, negli ultimi dieci anni la comunità scientifica ha cominciato a guardare con sospetto alle sue tesi scientifiche. Nel marzo del 2010 aveva detto che per combattere il virus dell’Hiv bastava costruire una dieta basata su integratori e antiossidanti.
Fra gli scienziati che hanno espresso dubbi sui vaccini, la sua è diventata subito la voce pià autorevole. A partire già dai primi mesi dalla pandemia, in cui spiegava che il Covid-19 era un virus nato da un laboratorio in cui si stava studiando il vaccino contro l’Hiv. La nascita in vitro del virus è una tesi molto discussa ma fino a questo momento non è mai stata provata con dati credibili. Montagnier è diventato uno dei miti dei No vax di tutto il mondo anche se le apparizioni in Italia, almeno dal vivo, non sono state frequenti. Per questo a Milano si sono radunate oltre mille persone, pronte ad ascoltare le sue parole.